Migranti a Rapallo, Puggioni e Vecchia (Lega Nord) rispondono al Pd

Il consigliere regionale Alessandro Puggioni
Il consigliere regionale Alessandro Puggioni
Il consigliere regionale Alessandro Puggioni

Continua a fare discutere l’arrivo di migranti a Rapallo, al centro di un dibattito fra il Pd e la Lega Nord. Il consigliere regionale e il segretario rapallese del Lega, Alessandro Puggioni e Gabriele Vecchia, rispondono a Mele e ribadiscono le proprie precedenti dichiarazioni in merito.

L’arrivo dei migranti a Rapallo continua a fare discutere. Dopo la mozione di sentimento del Pd, il consigliere regionale del Lega Nord Alessandro Puggioni critica il capogruppo del Partito Democratico Mauro Mele: “Paragonare gli emigranti italiani con gli immigrati di oggi è vergognoso e denota ignoranza storica. Prima di parlare sarebbe meglio informarsi e non offendere chi in America è andato per lavorare senza essere mantenuto da nessuno”. Per Puggioni si tratta di una risposta al consigliere che lo aveva accusato di dire cose non vere sull’accoglienza dei migranti: lui però conferma tutto quanto dichiarato in precedenza, dall’alloggio “con vista su Portofino” ai 35 euro “di tasca italiana” che chi gestisce l’accoglienza prende per il mantenimento dei migranti. Il consigliere prosegue: “Intendo inoltre precisare che gli immigranti che arrivano in Italia e quindi anche a Rapallo sono immigranti economici che non scappano da guerre e persecuzioni. In Italia solo nel 2015 un irregolare su due è stato rimpatriato. Sono già 8.497 i clandestini fatti rientrare nei Paesi d’ origine, su un totale di 18.068”. Gli fa eco Gabriele Vecchia, segretario della Lega Nord della sezione di Rapallo: “Nei giorni scorsi, ho evitato volutamente di rispondere e di prendere posizione in merito alla notizia dell’arrivo di migranti a Rapallo, proprio perché tale notizia aveva sollevato un vero e proprio tumulto popolare. Invece, le truppe cammellate del Pd a Rapallo, o per lo  meno quel poco che ne resta, hanno subito inveito contro il consigliere regionale Alessandro Puggioni additandolo di dire falsità e menzogne. A questo punto, dal momento che gli attacchi da parte del partito democratico si ripetono, vorrei analizzare la cosa e rispondere. Che i giovani baldanzosi migranti saranno ospitati dalle Orsoline non mi pare corrisponda a falsità. Che quell’edificio è usato anche come struttura ricettiva mi pare verità. Che sul sito delle sorelle si evinca che nei servizi offerti ci sono  tra l’altro, spiaggia privata, vista mare e servizi ricreativi vari è anche questo vero. Secondo punto: leggere oggi che il Pd corre ancora ai ripari scomodando una nota associazione no profit, ideologicamente di sinistra, per spiegarci che i “migranti economici” non esistono, ma che invece sono tutti ‘meschinetti’ che arrivano da un posto più povero del nostro, proprio come i nostri nonni quando andarono  in America, è davvero sconcertante.  Sui libri di storia forse si legge che i nostri nonni appena arrivati in America erano ospitati in hotel e ottenevano addirittura una diaria giornaliera? O forse facevano i peggio lavori ed erano pure perseguitati? Qui si sta esagerando, il Pd pur di difendere un business (perché quello è) usa qualsiasi mezzo. Terzo punto: anche i preti di Rapallo, si legge su una velina di qualche giorno fa, durante l’omelia della Santa Messa della domenica hanno spiegato a tutti i fedeli presenti in chiesa, che la questione dell’arrivo dei migranti a Rapallo non è proprio corrispondente a ciò  che ha detto il consigliere regionale Puggioni. Ma scusate, i preti dovrebbero portare il verbo di Dio non fare politica, o mi sbaglio? Ricordo inoltre, che anche nel catechismo mi venne insegnato che bisogna aiutare, ma nella misura del possibile. Forse la Parola di Dio è stata aggiornata a colpi di maggioranza, così come prova a fare  il premier del Pd Matteo Renzi con la nostra costituzione? La gente si sta svegliando. L’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump spero sia l’inizio di una onda lunga che spazzerà via questo falso perbenismo per interessi personali. E’ necessario rimettere al centro il popolo, valorizzare l’appartenenza ad uno Stato e  difendere gli interessi della popolazione che in quello Stato vive, produce e consuma”.