Nada Cella, la Procura tenterà il ricorso in Appello

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La Procura di Genova proverà ancora ad aprire un processo per l’omicidio di Nada Cella.

Dopo la sentenza di non luogo a procedere data questa mattina dalla gup Angela Maria Nutini, e prima di leggere le motivazioni che dovranno arrivare entro 30 giorni, il procuratore Nicola Piacente, come riportato dagli organi di stampa genovesi, ha annunciato che presenterà Appello. La legge glielo consente: davanti alla Corte d’Appello ed eventualmente, ancora, alla Cassazione. Questa mattina, Anna Lucia Cecere è stata prosciolta dall’accusa di omicidio; Marco Soracco e la madre Marisa Bacchioni da quella di false testimonianze: secondo la gup, nella relazione dell’accusa, non c’erano elementi tali da ipotizzare ragionevolmente una condanna, nel processo, e senza di essi non è possibile istituirlo. Di “indizi non precisi e non concordanti” hanno parlato, stamattina, Giovanni Roffo e Gabriella Martini, avvocati di Cecere. Riportato dall’Ansa, l’avvocato di Soracco e Bacchioni, Andrea Vernazza, commenta: “Mi sembra che ci sia stata una formula piena ma poi lo vedremo con le motivazioni. L’impressione è che si fosse andato dietro a chiacchiere di paese”. La madre di Nada Cella, Silvana Smaniotto, è uscita dall’aula in lacrime e, più tardi, tramite l’avvocato Sabrina Franzone, ha detto: “Non abbiamo perso noi, ha perso la giustizia”. Molto dura, sui social, la criminologa Antonella Delfino Pesce, che aveva fatto riaprire il caso: “Da domani sapremo tutti cosa ci dovremo aspettare se avremo voglia di rincorrere la giustizia e confidare in essa. Il nulla”.