Officina Lavagnese contesta le comunicazioni di Mangiante

Officina Lavagnese contesta le comunicazioni di Mangiante
La seduta del consigio comunale di ieri sera

Il sindaco “si appropria” della mozione di solidarietà per Liliana Segre: “Era nostra e lui non ha voluto i riferimenti al fascismo”, dicono Aurora Pittau e Guido Stefani.

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione, a Lavagna, all’indomani del consiglio comunale dove il sindaco Mangiante ha ritirato la pratica per la cessione in affitto dell’asilo nido. Il gruppo di Officina Lavagnese critica il comunicato stampa della maggioranza, nel quale “non si fa minimamente cenno a quanto avvenuto nei giorni precedenti sulla stampa e in commissione”, ovvero a come quella pratica fosse stata osteggiata dalle minoranze. “Ma la cosa veramente sorprendente – dicono ancora Aurora Pittau e Guido Stefani – è stato scoprire che la mozione di solidarietà alla senatrice Segre sia stata proposta dal sindaco”. In realtà, “l’unica mozione in tal senso, era quella di Officina Lavagnese”. Mangiante, dicendo di voler togliere i riferimenti al fascismo e con essi alla politica, ha proposto di votare, invece, il testo già approvato dal consiglio regionale, proposta accettata da Stefani, in quanto, spiega lo stesso, ha ritenuto “più importante ottenere l’unanimità sul tema della solidarietà alla senatrice Segre e sulla lotta contro ogni forma odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo”.