Omicidio Olivieri, Barbosa e Ginocchio condannati

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Sentenza emessa con rito abbreviato dal tribunale di Genova

Il giudice per l’udienza preliminare infligge 30 anni alla ex moglie della vittima e all’amante di lei. Per la brasiliana scatta anche l’interdizione alla genitorialità.

Sono arrivate le condanne per Gesonita Barbosa e Paolo Ginocchio, accusati di essere, rispettivamente, ispiratrice ed esecutore dell’omicidio dell’ex marito di lei, Antonio Olivieri, avvenuto a Sestri Levante il 23 novembre 2017. Per entrambi, il giudice per le indagini preliminari Silvia Carpanini ha stabilito 30 anni di reclusione, il massimo possibile con il rito abbreviato, in linea con quanto chiesto dal pubblico ministero Fabrizio Givri. Secondo i risultati dell’indagine della polizia, che trovano adesso riscontro in questa sentenza, comunque appellabile, Ginocchio avrebbe ucciso Olivieri dopo averlo attirato nello scantinato del condominio dove viveva staccando la corrente al servizio dell’appartamento. A indurlo al gesto sarebbe stata la Barbosa, che puntava ad ottenere una eredità, essendo malata di gioco d’azzardo. Il giudice le ha anche interdetto l’esercizio della genitorialità nei confronti dei due figli avuti con la vittima. La sentenza odierna stabilisce anche un risarcimento di 250mila per il figlio della vittima e per la sorella di Olivieri.  L’avvocato Canobbio, difensore della costituita parte civile, sorella della vittima, si dichiara soddisfatto per l’esito del procedimento: “il supplemento di indagini correttamente richiesto dal GIP a fronte della gravità dei fatti, non ha portato ad esiti differenti da quelli emersi nel corso delle indagini. Rispetto a condotte così gravi e violente trovo che la pena inflitta, pari al massimo previsto, sia del tutto proporzionata”