Ospedale di Recco, scendono in campo PDL e Futuro e Libertà

Futuro e Libertà: “La chiusura? uno spreco sanitario. E occorre salvaguardare anche il personale”. Il PDL annuncia la presenza in piazza e dichiara: “Sì alla Casa della Salute”.

Sull’ospedale di Recco interviene Rosella Oddone Olivari, coordinatore provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia, che sarà presente al consiglio comunale allargato previsto per domattina con una delegazione del partito di Gianfranco Fini. “Il Sant’Antonio esiste da secoli e oggi è l’unica struttura sanitaria pubblica di un comprensorio da 32mila abitanti – commenta Olivari – In questi ultimi anni si è speso molto per ammodernarlo; oggi chiuderlo o affidarlo ai privati senza contropartita è davvero assurdo. Oliivari dichiara l’impegno a voler mantenere un atteggiamento istituzionale con la Regione Liguria, ma “senza nascondere – spiega –  il fatto che il vero spreco sanitario per l’ospedale di Recco sarebbe la chiusura”. Futuro e Libertà per l’Italia appoggia la proposta avanzata in questi giorni di creare per il Sant’Antonio una Casa della Salute del tutto simile alla Fiumara, con una piastra ambulatoriale e diagnostica completa: “Era un progetto già previsto nel 2002 all’atto dell’acquisto della palazzina ex-Sideco, costata due milioni di euro – aggiunge Olivari – voglio anche ricordare che accanto alle esigenze di una popolazione sempre più anziana, vanno difesi i diritti del personale, medico, infermieristico e ausiliario”.

Anche i consiglieri regionali del Pdl Rosso, Bagnasco, Della Bianca, Garibaldi e Rocca,  saranno presenti alla seduta straordinaria e comprensoriale del consiglio comunale di Recco. “L’idea di creare una “Casa della Salute” anche a Recco per garantire un minimo di servizi sanitari e compensare così la perdita dell’ospedale potrebbe essere una soluzione che consentirebbe di salvare una situazione che altrimenti diventerebbe davvero deficitaria sotto il profilo dei servizi sanitari indispensabili – commentano i consiglieri – il comprensorio, già vasto sotto un profilo territoriale, presenta forti esigenze sotto l’aspetto del numero dei cittadini che d’estate aumenta in maniera esponenziale”. Inoltre il PDL è d’accordo sul fatto che chiudere senza alcuna previsione di utilizzo dell’immobile sede del Sant’Antonio a fini sanitari rappresenterebbe uno spreco di risorse pubbliche, visto che solo 6 anni fa la Regione Liguria ha investito sul nosocomio ben 6 milioni di euro per la ristrutturazione”.