Ospedale di Santa Margherita: Capurro chiede un centro di riabilitazione

Ospedale di Santa Margherita: Capurro chiede un centro di riabilitazione
L'ospedale di Santa al centro del dibattito

In alternativa, il consigliere del gruppo “Noi con Claudio Burlando” propone un albergo tradizionale. Il Pdl lamenta invece la mancata discussione in Consiglio Regionale di un proprio ordine del giorno.

Nel corso del Consiglio Regionale di questa mattina il consigliere Armando Ezio Capurro, del gruppo “Noi con Claudio Burlando”, ha illustrato un’interrogazione sull’utilizzo delle strutture dell’ex ospedale di Santa Margherita Ligure. Capurro ha chiesto che la destinazione d’uso resti sanitaria, al fine di prevedere un centro di riabilitazione primario ad alta specializzazione che riservi, almeno, il 30% alla riabilitazione convenzionata. In mancanza di operatori interessati, Capurro ha quindi proposto che la destinazione d’uso dell’edificio sia cambiata in alberghiero tradizionale. Il consigliere ha quindi ricordato gli impegni presi dalla Regione negli anni passati, la recente battaglia del sindaco Roberto De Marchi e concluso sostenendo che “non è possibile cambiare idea dopo pochi mesi ed alienare il patrimonio per decreto, senza ascoltare l’opinione dei Comuni interessati”.

Non è invece stato discusso l’ordine del giorno, sullo stesso tema, promosso dal Pdl: il documento non è stato sottoscritto dal centrosinistra e quindi non iscritto ai lavori. Impegnava la Giunta Regionale a non procedere alla modifica della destinazione d’uso dell’immobile ed alla contestuale vendita della struttura. Il documento chiedeva quindi di procedere alla realizzazione della piastra ambulatoriale e della Rsa. Commentano i consiglieri Matteo Rosso, Roberto Bagnasco e Gino Garibaldi: “Purtroppo questo dimostra che l’amministrazione Burlando non tiene fede alle proprie parole. Procedere alla vendita dei gioielli di famiglia delle aziende sanitarie dimostra che non si è voluto pensare a soluzioni di riorganizzazione dei servizi che potessero consentire di far fronte alle esigenze primarie in materia di assistenza sanitaria per quanto riguarda il territorio del Tigullio”.