Ospedale di Santa Margherita Ligure, ancora una fumata nera

Ospedale di Santa Margherita Ligure, ancora una fumata nera
Ospedale di Santa, sempre incerto il futuro

Incontro stamattina tra Regione, Asl 4 e Comune. “E’ andato male”, commenta il sindaco Roberto De Marchi. Regione ed ASl insistono sul cambio di destinazione d’uso, il Comune risponde picche.

Ancora una fumata nera sull’ospedale di Santa Margherita Ligure. Questa mattina c’è stato un incontro tra l’amministrazione comunale, presenti anche i capigruppo consiliari ed il presidente della commissione sull’ospedale Pietro Chiarelli, il vicepresidente della Regione Marylin Fusco ed il direttore generale dell’Asl 4 Paolo Cavagnaro.
L’incontro è andato male, dice il sindaco Roberto De Marchi: “Tra Regione, Asl e Comune non c’è alcun accordo. Regione ed Asl negli anni passati hanno sottoscritto impegni senza mantenerli. Non possiamo pertanto avere fiducia. Ci vengono riproposte le stesse cose del passato, non mantenute, a fronte del cambio di destinazione d’uso dell’ospedale e la sua trasformazione in mini-appartamenti. La cosa ovviamente non può trovare l’assenso del Comune di Santa Margherita e mi riferisco non solo a sindaco e maggioranza, ma all’intero consiglio comunale. Se qualcuno penserà di imporre il cambio di destinazione d’uso, dovrà vedersela con la Corte Costituzionale. L’ordinamento dello Stato italiano afferma che la Regione ha la capacità legislativa, mentre il Comune regola la programmazione del proprio territorio. Noi su questo assunto democratico siamo assolutamente fermi ed irremovibili”.

Sul tema dell’ospedale di Santa Margherita ha presentato un’interrogazione in Regione il consigliere Aldo Siri della Lista Biasotti. Siri chiede al presidente Claudio Burlando ed all’assessore alla salute Claudio Montaldo se confermano che i cittadini di Santa Margherita saranno lasciati privi di un punto di riferimento sanitario locale, in quale modo ed in quali tempi i sammargheritesi riavranno un loro presidio sanitario e la loro posizione in merito all’ipotesi di un acquirente privato per l’utilizzo sanitario del complesso.