Parco di Portofino, no all’allargamento dei confini

Parco di Portofino, no all’allargamento dei confini
Uno scorcio delle alture di Portofino

Incontro tra Regione e sindaci in vista dell’istituzione del Parco Nazionale: “Non ci sono le risorse per prevedere confini diversi da quelli attuali, senza le aree contigue, concordati con i sindaci di Portofino, Santa Margherita e Camogli”.

Non ci sono le risorse economiche per ipotizzare un allargamento dei confini del Parco di Portofino, nella sua versione nazionale. Lo dicono la Regione Liguria ed i sindaci dei territori potenzialmente interessati dall’allargamento di confini proposto dall’Ispra, che si sono riuniti ieri, in vista dell’incontro di giovedì al ministero dell’Ambiente. “Abbiamo ribadito in più occasioni – ha spiegato l’assessore Stefano Mai ai sindaci presenti – la posizione di Regione Liguria decisa con i sindaci di Santa Margherita, Camogli e Portofino e condivisa anche con i comuni della cerchia dell’attuale parco regionale. Ribadiamo la nostra disponibilità a ragionare sull’istituzione di Parco nazionale trasformando l’attuale parco regionale ad eccezione delle aree contigue”. Infatti, “la legge istitutiva del parco nazionale, fatta dal precedente governo, mette a disposizione di 1 milione di euro e demanda, per gli anni successivi, alle risorse già previste dallo Stato per tutti i parchi nazionali. Pertanto la prospettiva è quella di non poter usufruire di risorse economiche adeguate se non per il territorio che Regione Liguria ha proposto. Ribadiremo a Roma questa posizione e rappresenteremo le volontà dei comuni coinvolti in questi incontri che nei prossimi giorni ci delegheranno a rappresentarli”.