Park e Colmata, Partecip@attiva contesta l’amministrazione Agostino

Park e Colmata, Partecip@attiva contesta l’amministrazione Agostino
Il park si farà?

Domani il Consiglio Comunale di Chiavari tornerà ad occuparsi del park interrato di Piazza Nostra Signora dell’Orto. Partecip@ttiva chiede al sindaco di abbandonare il progetto ed usare il 2% delle risorse della Colonia Fara per pedonalizzare la piazza. Sulla Colmata la proposta è quella di ripartire da zero, ascoltando i cittadini.

Il Consiglio Comunale di Chiavari domani tornerà ad occuparsi del progetto del park interrato in Piazza Nostra Signora dell’Orto. In particolare, l’amministrazione annuncerà l’intenzione di spostare la rampa d’accesso da Viale Arata al viale davanti all’ufficio postale. Promette battaglia Partecip@ttiva, che si dichiara in parte soddisfatta da quanto accaduto nelle ultime settimane ed in parte profondamente delusa.
Alessandro Monti (consigliere comunale Partecip@ttiva): “Siamo soddisfattissimi delle 59 osservazioni presentate da 255 firmatari. Sono numeri inconsueti per Chiavari: una grossa partecipazione e una grande mole di proposte avanzate all’amministrazione. Non siamo invece per nulla soddisfatti della risposta. E’ già un risultato che l’amministrazione dica che ci saranno delle variazioni al progetto, ma noi ci aspettavamo che nel momento in cui si sbloccano i fondi per la Colonia Fara, una parte ci questi fondi venisse usata per la pedonalizzazione della piazza. Il nostro auspicio era che l’amministrazione decidesse di non fare più ricorso al capitale privato, abbandonando quindi l’idea dell’autorimessa, con tutti i rischi che questa comporta. Per rifare l’arredo della piazza e renderla pedonale è sufficiente meno del 2% dei soldi che entreranno in cassa per la Colonia Fara”.

Altro tema che fa discutere la città è quello della Colmata a Mare. Dopo che anche la seconda asta è andata deserta, Partecip@ttiva chiede che il progetto venga interamente ripensato.
Carolina Birindelli (presidente Partecip@attiva): “Anche la seconda asta è andata deserta e questo dimostra che il progetto è fallimentare. Così come viene presentato dall’amministrazione comunale non va bene. Bisogna assolutamente ripartire da zero. E’ un progetto che esiste dal 1995: sono già stati persi quindici anni ed evidentemente deve essere rivisto. Noi proponiamo un tavolo pubblico, dove si possa discutere insieme un nuovo progetto, cercando di ascoltare quelle che sono veramente le esigenze dei cittadini per un’area così importante”.