Pedaggio autostradale per le ambulanze, la vittoria della Croce Bianca Rapallese

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Un tratto di A12

La Cassazione si è pronunciata a favore della pubblica assistenza.

La Croce Bianca ha vinto la sua battaglia, condotta da anni e conclusa in Cassazione. Le ambulanze non devono pagare il pedaggio autostradale, anche quando l’intervento non è in urgenza.  Il presidente della pubblica assistenza di Rapallo, Fabio Mustorgi ricorda che nel 2014 era stata pubblicata una circolare ministeriale, che di fatto ha causato il mancato riconoscimento all’esenzione del pagamento del pedaggio autostradale per tutti i servizi svolti da automezzi adibiti al soccorso nell’espletamento dello specifico servizio. Come precisato dalla Cassazione la Croce Bianca ha ritenuto che il termine soccorso dovesse intendersi nel suo comune significato e cioè “aiuto, assistenza prestata a chi ne ha bisogno o a chi è in pericolo” che prescinde quindi dall’urgenza o emergenza e che riguarda, come poi precisato nella circolare del 2019, anche il trasporto dei pazienti portatori di handicap». La Società Autostrade ha però ingiunto alla Croce Bianca, dopo un braccio di ferro sulla mancata firma della convenzione con la stessa, il pagamento di oltre 208 mila euro di pedaggi: “Il contenzioso ha avuto rilevanza nazionale in occasione del crollo del Ponte Morandi poiché in tale occasione era stato contestato al nostro Ente il pagamento del pedaggio autostradale ai mezzi di soccorso intervenuti. Negli anni la pubblica assistenza ha affrontato uno sforzo economico straordinario per sostenere le spese legali al fine di far valere i giusti principi peraltro chiaramente espressi dal legislatore e correttamente applicati fino al 2014” ribadisce Mustorgi. “Per il momento, la società non ha ritirato la propria richiesta, che, alla luce della sentenza, si può ritenere illegittima: “Auspichiamo che Società Autostrade capisca che è giunto il momento di chiudere tutto il contenzioso in atto, rispettare i giusti diritti nel trasporto dei malati con i mezzi di soccorso in tutta l’Italia e in particolare in Liguria dove l’orografia del territorio ci obbliga ad un continuo utilizzo della rete autostradale”.