Pedopornografia, individuata la rete gestita da un giovane genovese

Il centro operativo della polizia postale a Genova
Il centro operativo della polizia postale a Genova
Il centro operativo della polizia postale a Genova

Dodici denunce in tutta Italia per lo scambio del materiale. La segnalazione dell’account email attivo negli invii era giunta dall’FBI. Account falsi di giovani ragazze per ottenere immagini intime di minorenni.

Un’altra notizia che giunge da Genova ma serve a mettere in guardia dai pericoli di internet e di un utilizzo spregiudicato dei social network. La polizia postale del capoluogo, infatti, ha denunciato un genovese di 21anni, identificato come l’utilizzatore di un account che aveva chiamato “cucciol@” e da lui gli inquirenti sono poi risaliti a dodici cittadini italiani, tutti giovani e per lo più insospettabili, che erano soliti scambiarsi materiale pedopornografico attraverso account email e profili social. Uno di questi aveva creato finti profili di ragazze, che utilizzava per carpire immagini intime di minori, convinti di aver invece aperto una chat erotica con ragazze coetanee. Commenta Giorgio Bacilieri, dirigente del compartimento di polizia postale e delle comunicazioni per la Liguria: “Internet è un luogo senza confini e per proteggere gli utenti, in particolare i più deboli, come i minori, sono necessari scambi di informazioni con le forze di polizia straniere”. In questo caso, infatti, la prima segnalazione sulla casella di posta era giunta dall’FBI, con il tramite dell’ambasciata degli Stati Uniti.