Porto di Lavagna, le minoranze abbandonano l’aula del consiglio. Mangiante: “Con il Project Financing un cambiamento epocale”

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Ieri sera in occasione della discussione della pratica del porto tutta la minoranza di Lavagna ha abbandonato l’aula, “contro il tentativo di Mangiante di svendita del porto.

L’assenza di tre consiglieri di maggioranza dimostra che ci sono dubbi anche nella stessa. La controversa delibera approvata con la maggioranza più risicata dell’intera legislatura”, commentano i gruppi di opposizione. Il consigliere del gruppo 100% Lavagna Mario Maggi ha chiesto una sospensiva, respinta dalla maggioranza, “per avere più trasparenza, più chiarezza e più serietà”. Le minoranze hanno protocollato una interrogazione che chiede alla maggioranza se e quali documenti inerenti alla concessione siano stati richiesti dall’Associazione Nazionale Anti Corruzione, e in che modo sia stata accertata l’assenza anche di meri conflitti di interesse tra i soggetti coinvolti nel procedimento e in particolare da parte dei membri della commissione, e trasmetteranno gli atti all’Anac stessa, “affinchè possa ulteriormente vigilare sulla procedura. La giunta, come la parte tecnica, già in passato aveva delegittimato nei fatti la Commissione Speciale sul porto, facendo sempre mancare la presenza dei funzionari necessari a illustrare i progetti. Tutto il percorso si è svolto con una totale assenza di confronto democratico e di trasparenza: la riunione dei capigruppo non è mai stata convocata – vanno avanti le opposizione – Lo scorso 29 gennaio, il presidente della commissione aveva comunicato ai membri che ogni eventuale altra questione sull’iter della concessione del andasse presentata in consiglio: comunicazione che, insieme alla mancanza di risposta da parte della giunta alle richieste di documenti, hanno determinato le dimissioni dei consiglieri”.  Dal canto suo il sindaco Gian Alberto Mangiante, ricorda che si tratta di “un programma di interventi tra i più importanti mai realizzati nella nostra Lavagna che prevede un cambiamento epocale, non solo del porto, ma della città”. E sulla procedura in Project Financing precisa: “Saranno garantiti l’assunzione di almeno 8 milioni di euro di debito pregresso del Comune verso il concessionario, 80 milioni di euro di interventi fino al 2029 che prevedono ammodernamento, adeguamento dell’area portuale e zone limitrofe, almeno 170 posti barca con entrate stimate per circa 900 mila euro annui, rifacimento della piastra, una totale rivoluzione dell’area di piazza Milano, dalla quale spariranno le auto”. E’ infatti prevista la realizzazione di un’autorimessa interrata che renderà la piazza uno spazio godibile a verde pubblico, dedicato eventualmente anche a strutture per fare attività ludiche o sportive. “Non un isolamento, ma una zona di integrazione con il nucleo storico di Lavagna, per migliorare l’interazione tra attività, spazi turistici e popolazione, oggi talvolta critica. Il piano di investimenti e di lavori cambierà la faccia del fronte mare. Ma soprattutto per la prima volta assisteremo ad un’integrazione con la città che speriamo possa essere presto arricchita dalle opere esposte dal concessionario. Una sinergia che avrà certamente una ripercussione positiva su tutta la comunità. Su questo porto arriveranno investimenti importanti che terranno anche conto delle attività oggi esistenti”, chiude il primo cittadino.