Preoccupazione per lo stabilimento di Riva Trigoso: reagisce la politica

“Potremmo ripensare la nostra presenza sul territorio”, dice l’ufficio stampa di Fincantieri. Muzio: “Reagiamo. Lunedì iniziativa in Regione”. Ghio: “Troviamo soluzioni a criticità che nulla hanno a che vedere con una affermazione così sproporzionata”.

Scatta un allarme per lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso. A suscitare le reazioni anche del mondo politico è un passaggio delle dichiarazioni divulgate, attraverso la stampa locale, dall’ufficio Media Relations dell’azienda, che, in risposta a polemiche di una sigla sindacale, dice: “Se poi   alcune parti sociali continuano a percepire Fincantieri più come un disvalore che una ricchezza, allora dovremmo evidentemente ripensare la nostra presenza sul territorio”. Il consigliere regionale di Forza Italia Claudio Muzio preannuncia una iniziativa in Regione per lunedì prossimo: “La politica – dice – ha il diritto ed il dovere di intervenire, esercitando il proprio ruolo a tutela dei lavoratori e del territorio e valutando tutte le azioni necessarie affinché uno stabilimento strategico per la Val Petronio ed il Tigullio non venga sacrificato sull’altare di motivazioni che poco hanno a che fare con l’economia”. Il sindaco di Sestri Levante, Valentina Ghio, sottolinea possibili interventi per migliorare la convivenza dello stabilimento con il territorio di Riva e dice: “La soluzione a nostro avviso può essere praticabile ad esempio mettendo in carico alle ditte esterne, già in fase di appalto, l’obbligo di fornire un servizio mensa in locale chiuso e l’obbligo di fornire uno stipetto per posare decorosamente le proprie cose”. “Al netto di questo – prosegue Ghio – abbiamo ritenuto del tutto sproporzionata e preoccupante la risposta dell’azienda alle considerazioni espresse a mezzo stampa da un sindacato sulle oggettive condizioni di parte dei lavoratori. È una affermazione che ho letto con stupore e incredulità e sono certa che verrà chiarita”.