Puc, botta e risposta tra sindaco e opposizioni
Strascico polemico per il consiglio comunale che ha visto l’approvazione del progetto preliminare del Puc con i soli voti della maggioranza. Al centro della disputa la modalità di voto.
Le opposizioni di Santa Margherita intendono fare chiarezza sulla vicenda che ha portato all’approvazione del progetto preliminare del Puc coi soli voti della maggioranza e tutti i gruppi di opposizione ad abbandonare l’aula prima della votazione stessa. A raccontare il loro punto di vista è il consigliere Angelo Bottino: “Abbiamo avuto notizia dal sindaco che avremmo votato il Puc a stralcio in conferenza dei capigruppo, non in commissione. Quando abbiamo saputo di questa votazione abbiamo richiesto di convocare urgentemente la commissione per discutere della modalità di discussione del Puc in più comparti, ma a questa convocazione la maggioranza non ha partecipato. Noi abbiamo chiesto di votare un ordine del giorno per esaminare di nuovo in commissione territorio l’ammissibilità della votazione per parti separate. La maggioranza però ha bocciato il nostro ordine del giorno, che avrebbe riportato in commissione il Puc ritardando i tempi solo di una settimana o due, allora noi ce ne siamo andati”.
Ma il sindaco non ci sta: “La minoranza è stata messa nelle condizioni ottimali per esercitare il proprio mandato, ma al confronto sui contenuti ha preferito la polemica pretestuosa. La loro è stata una scelta infelice – commenta Roberto De Marchi riferendosi all’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri dell’opposizione al momento di votare il progetto preliminare del Pcu -. A tutti i consiglieri, oltre un mese fa, è stata inviata una lettera in cui si richiedeva di segnalare al segretario generale presunti motivi di incompatibilità. Ed è su questa base che il PUC è stato frazionato per consentire a tutti, nessuno escluso, di discutere e votare lo strumento nella sua interezza dopo la trattazione degli articoli su cui pendevano obblighi di astensione”. Respinte al mittente anche le accuse di un Piano calato dall’alto: “La commissione competente si è riunita più volte e ha prodotto risultati tangibili. Meno di un anno fa abbiamo presentato e dibattuto pubblicamente le linee guida , adeguando talune decisioni alle osservazioni che c’erano state mosse. La legge regionale prevede che la fase assembleare segua e non preceda l’approvazione del progetto preliminare, che potrà essere oggetto di osservazioni da parte di chiunque, cittadino, associazione o comitato, voglia esprimere la propria opinione”.