Quasi 6 milioni per ripristinare il depuratore di Santa Margherita

Quasi 6 milioni per ripristinare il depuratore di Santa Margherita
La visita di ieri all’impianto di Punta Pedale

Ieri sopralluogo del sindaco Donadoni con il direttore del servizio idrico Giovanni Gnocchi: impianto ripristinato nella piena funzionalità in primavera.

Tre milioni e mezzo per il ripristino della scogliera, 1,3 milioni per le opere civili, 1 milione per l’impiantistica: sono i costi da sostenere per il recupero del depuratore di Santa Margherita, che, al momento, dopo i danni subiti alla mareggiata,  funziona solo con le fasi di pretrattamento (grigliatura fine, dissabbiatura e disoleatura) e con il pompaggio a mare tramite la condotta di esercizio. Il procedimento, garantisce Ireti, è comunque sufficiente per non arrecare inquinamento. Nel frattempo, la società che gestisce l’impianto arriverà a febbraio ad avere una prima sistemazione della scogliera, per procedere, poi, ad un intervento più incisivo, che scongiuri il ripetersi dei danni di fine ottobre, mentre la piena funzionalità dell’impianto tornerà il primavera. E’ quanto emerge dal sopralluogo di ieri del sindaco Paolo Donadoni con il Direttore Servizio Idrico IRETI Giovanni Gnocchi. “Abbiamo già avviato alla risoluzione due dei tre grandi problemi legati ai danni a strutture pubbliche: quello del ripristino della strada per Paraggi e Portofino e quello relativo al depuratore – dice Donadoni – Ora ci rimane il terzo grande problema da risolvere e cioè quello relativo ai danni alla diga e al porto, per il quale abbiamo già avuto diversi contatti con il Ministero delle Infrastrutture e con il Provveditorato delle Opere Pubbliche”