Rapallo, ancora polemiche sull’Istituto Gianelli: il sindaco ribatte a Capurro

Sul tema Bagssco e Carannante
Sul tema Bagssco e Carannante
Sul tema il sindaco Bagnasco e Andrea Carannante

Il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco ribatte al consigliere Armando Ezio Capurro sulla vicenda delle Gianelline: “Non escludiamo a priori un accordo, ma ci sono aspetti ancora nebulosi”. Contrario Carannante: “Bloccare subito”.

Continua a far discutere a Rapallo il progetto relativo all’Istituto Gianelli, che prevede la costruzione di box interrati e la trasformazione della Casa della Divina Provvidenza in appartamenti. Il sindaco Carlo Bagnasco ribatte al consigliere di opposizione Armando Ezio Capurro dopo le sue dichiarazioni a seguito della riunione dei capigruppo: “La pratica in questione nasce dalla necessità della scuola di rinnovarsi e mettere in sicurezza tutta la struttura: operazioni che comportano costi al di fuori della portata dell’Istituto. Da qui, la proposta di una società privata, Alba 1, che garantirebbe quanto richiesto dalla scuola. Il tutto, però, a fronte della costruzione di 120 box auto non pertinenziali e del cambio d’uso di parte del complesso da struttura scolastica a edilizia residenziale, con conseguente ampliamento volumetrico non meglio specificato all’interno della bozza progetto fatto pervenire dalla società agli uffici comunali. Quest’ultimo è il punto cruciale della questione: la vicenda ha aspetti ancora nebulosi, che necessitano quanto prima di chiarimenti da parte della società che presenta il progetto, senza escludere a priori, come Capurro vuol far credere, la possibilità di trovare un accordo”. Sul tema interviene anche Andrea Carannante: “Ci si sta avvicinando all’ennesima colata di cemento che investirà la nostra città. Prima che sia troppo tardi dobbiamo bloccare l’ennesima speculazione sul territorio rapallese da 50 anni sotto attacco. Il sindaco dica chiaramente che non essendoci interesse pubblico in questa operazione e non essendo Rapallo in grado di sostenere l’ennesima colata di cemento a scopo speculativo mai concederà i permessi per realizzare l’ennesimo scempio”.