Rapallo, il “Macera” torna agibile per la Serie D

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Il "Macera" riapre le porte al pubblico
Il “Macera” riapre le porte al pubblico

La gara valevole per la 4^ giornata del campionato di serie D tra Rapallo Bogliasco e Cuneo, in programma domenica, si giocherà con la presenza del pubblico (al momento, con un massimo di 200 presenze) sugli spalti.

La gara valevole per la 4^ giornata del campionato di serie D tra Rapallo Bogliasco e Cuneo, in programma domenica, si giocherà con la presenza del pubblico (al momento, con un massimo di 200 presenze) sugli spalti. La richiesta inoltrata nei giorni scorsi dal sindaco Carlo Bagnasco e dal consigliere incaricato allo Sport, Vittorio Pellerano, è stata accolta questa mattina dalla Figc, Lega Nazionale Dilettanti-Dipartimento Interregionale. “La questione relativa all’agibilità del campo Macera si protrae da anni – sottolinea Pellerano – la comunicazione della mancata concessione dell’agibilità da parte della Lega di Serie D per questo campionato ci è pervenuta all’inizio di settembre, a distanza di qualche giorno dalla prima partita casalinga. Io e il sindaco Bagnasco, con la collaborazione dell’assessore Umberto Amoretti e del consigliere comunale Anna Baudino, ci siamo immediatamente attivati, negli ultimi dieci giorni abbiamo preso parte a diverse riunioni, mantenendo un contatto continuo con la Figc: un impegno che ha avuto esito positivo, dato che la deroga è prevista per tutta la stagione 2014/2015. Per altro, la squadra sta attraversando una fase delicata, con un inizio di campionato difficile: è quindi importante che i giocatori possano sentire la vicinanza e il supporto dei loro sostenitori a partire dalla prossima partita”. L’impegno dell’amministrazione comunale è quello di eseguire di adempimenti richiesti per portare la capienza del pubblico a 378 persone già per la stagione in corso. L’obiettivo è quello di aumentare la capienza in modo considerevole per la stagione 2015/2016, utilizzando il lato prospiciente via della Libertà e prevedendo anche un settore ospiti.