Recco prolunga l’accoglienza ai profughi ucraini

Recco

Non è finita l’emergenza della guerra e il Comune di Recco sottoscrive un protocollo d’intesa con Convento di San Francesco per contribuire alla permanenza dei cittadini ucraini ancora presenti in città.

Sono state 22, la metà dei quali bambini, le persone che avevano trovato ospitalità nel convento, grazie allo Yacht Club Italiano che, attraverso una missione umanitaria, aveva condotto in città mamme e bambini in fuga dalla guerra. Il progetto però si è concluso lo scorso marzo. Il sindaco, Carlo Gandolfo, adesso spiega: “Nel frattempo la normativa ci ha soccorso prevedendo l’erogazione di contributo in favore dei Comuni ospitanti e i frati francescani si sono resi disponibili a proseguire l’ospitalità”. Il contributo ottenuto è di circa 7.400 euro e 11, tra mamme e bambini, sono i profughi rimasti a Recco perché le loro case sono state distrutte. “Attraverso gli uffici – aggiunge l’assessore ai servizi sociali Francesca Aprile – gli adulti intraprenderanno percorsi individualizzati socio-assistenziali, per consolidare la propria situazione lavorativa e reperire alloggi autonomi”.