Ricerca di Asl e La Fattoria: i giovani, la droga e l’alcol

Sondaggio tra duemila giovani. Tra gli alcolici il più diffuso la birra. Un quarto degli intervistati beve superalcolici nel fine settimana, altrettanti non li hanno mai provati. Il 6% fa uso quotidiano di marjuana o hashish, li ha provati almeno una volta il 30%. Tra le droghe pesanti la più diffusa è la cocaina.I giovanissimi hanno una familiarità sempre più stretta con l’alcool, mentre il fenomeno delle droghe sembra meno allarmante. Asl 4 e Coopertavia “La Fattoria” hanno presentato i risultati dell’attività condotta in strada o all’uscita delle discoteche, finalizzata a prevenire incidenti automobilistici e dipendenze. E’ stata condotta una statiastica su ben duemila giovani, di età media 18 anni.

“Sono due le linee fondamentali che emergono – dice il sociologo Stefano Cifiello -. La prima è che, contrariamente a quanto pensano gli adulti, la diffusione delle droghe è bassa, ed esse incidono molto meno rispetto agli alcolici. La seconda è che non ci sono modelli di comportamento uniformi: molti giovani hanno forme di divertimento che escludono alcol e dipendenze”.


Vediamo alcuni dati statistici. Tra gli alcolici il più diffuso tra i giovani, anche per ragioni di prezzo, è la birra. Il 12% la consumatutti i giorni. Un quarto degli intervistati beve superalcolici nel fine settimana, altrettanti non li hanno mai provati. Il 6% fa uso quotidiano di marjuana o hashish, li ha provati almeno una volta il 30%. Tra le droghe vere e proprie la più diffusa è la cocaina, provata almeno una volta dal 9% dei giovani, il doppio rispetto all’Ecstasy.
“E’ stato importante, anzitutto, dare un’informazione vissuta in prima persona dai ragazzi – dice l’educatrice professionista Sara Fazzeri, che ha coordinato l’attività sulla strada -.
Infatti, noi abbiamo strumenti informativi di tipo esperenziale, come l’etilometro. Certo, dipende come lo si propone: se il ragazzo lo vive in modo repressivo, scatta il rifiuto. Se viene vissuto come informazione per la propria vita, c’è una buona collaborazione da parte dei ragazzi”.