Ricostruita la vicenda del tentato stupro

Gli agenti hanno ricostruito nei dettagli i fatti del tentato stupro avvenuto giovedì sul lungoentella. L’aggressore, un profugo ghanese di 23 anni, ospitato da maggio in una struttura di Chiavari, è stato riconosciuto dalla vittima.

E’ stata ricostruita nei dettagli la vicenda del tentato stupro di giovedì pomeriggio sul lungoentella che si è conclusa con l’arresto dell’aggressore, un profugo ghanese di 23 anni, giunto a maggio a Lampedusa e ospitato in una struttura di Chiavari. Gli agenti della squadra mobile di Genova e del commissariato di polizia di Chiavari lo hanno fermato lo stesso giorno, dopo qualche ora di ricerche. Stando alla ricostruzione, il tutto è cominciato attorno a mezzogiorno di giovedì: il giovane ghanese tenta di avvicinare una prima donna, ma un passante sopraggiunto lo fa desistere. Per il momento però, perché quando dopo poche ore, alle 14.30, l’uomo vede passare una donna in bicicletta, la insegue e la aggredisce, cercando di strapparle i vestiti per stuprarla. La fortuna ha voluto che anche questa volta però l’aggressore fosse interrotto dal passaggio di una persona, in particolare di un ex agente di polizia, che, scappato l’uomo, è subito accorsa in aiuto alla vittima. Oltre all’aiuto dell’ex agente, gli inquirenti hanno sfruttato la teconologia, visionando le riprese delle telecamere di videosorveglianza del Comune di Chiavari: nelle immagini si è potuto individuare il giovane che si dirigeva verso via Marana, sede della Croce Rossa dove, al momento, è ospitato un gruppo di undici profughi. Qui gli agenti hanno trovato dapprima i vestiti, lasciati in camera e quindi il ghanese che si aggirava nel centro storico. La vittima dello stupro e anche la donna avvicinata per prima hanno riconosciuto l’aggressore, la cui convalida d’arresto è prevista per stamattina.
Intanto la vicenda ha avuto ripercussioni anche politiche: “Episodi gravissimi di violenza come quello accaduto a Chiavari vanno severamente puniti, ringraziamo la squadra mobile che ha individuato il colpevole – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Liguria Lorena Rambaudi – Mi auguro che, dopo l’arresto, il processo e la pena adeguata, questo stupratore venga anche espulso dal nostro paese”.