Stop al prelievo forzoso dello Stato, lo chiedono i sindaci del Tigullio

I sindaci di Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Sestri Levante, Lavagna e Moneglia protestano contro il prelievo forzoso che lo Stato si appresta a effettuare per il fondo nazionale di solidarietà e che si aggira su cifre comprese tra i 2 e i 15 milioni di euro.

Tutti uniti per dire basta al prelievo forzoso dello Stato ai danni dei Comuni: i sindaci di Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Sestri Levante, Lavagna e Moneglia reagiscono al decreto in via di ultimazione che prevede prelievi ingenti per ogni Comune, destinati al fondo nazionale di solidarietà, chiedendo un ripensamento per il 2013 e certezze per il 2014. Le cifre che lo Stato si appresta a richiedere si aggirano sui 2milioni e 700mila euro per Moneglia, 3milioni per Sestri Levante, 3milioni e 300mila per Lavagna e quasi 6 per Santa Marghertia, per salire con Chiavari, che dovrà corrispondere circa 11milioni e 700mila euro a Rapallo, oltre 15milioni e 600mila. “Siamo di fronte all’ennesimo esempio di cattiva amministrazione nazionale, che rende più complicata la vita dei Comuni in sede di programmazione – dicono i sindaco -. Queste notizie riguardano somme da pagarsi per il 2013 e giungono alla corretta e definitiva conoscenza a meno di 60 giorni dalla fine dell’anno, quando ormai un amministratore, benché accorto, ha più pochi margini di intervento sul bilancio in corso”. I Comuni fanno la figura degli “orchi esosi”: “Queste somme sono imposte locali che i Comuni chiedono ai propri cittadini, ma che non rimangono affatto a disposizione del territorio, dato che lo Stato le preleva per utilizzarle a livello nazionale”. “È l’ultimo esempio di pessima pianificazione di finanza locale – commentano ancora -. Si unisce alle poco edificanti situazioni di IMU (dove ad un mese dal versamento del saldo ancora non si conoscono  le decisioni in merito alla tassazione della prima casa), della TARES (cambiata più volte in corsa e ancora oggetto di potenziali modifiche in legge di stabilità) e TRISE (non ancora entrata in funzione e già foriera più di dubbi che di certezze in fase applicativa)”. I sindaci annunciano anche comuni azioni di tutela, che saranno decise in un prossimo incontro tra i Comuni.
Dell’argomento si è trattato anche questa mattina a Lavagna, durante la giornata di formazione promossa dall’Anci ai Comuni in ragione delle novità riguardanti il Patto di Stabilità e le nuove tasse.