Tenta di affogare il figlio della moglie, arrestato a Recco
Un cittadino ucraino del 1990, di professione cuoco, era in vacanza al mare con la moglie, il neonato della coppia e il bambino di 9 anni figlio di una precedente relazione di lei. Su questi si è scatenata la follia, quando l’uomo era in preda all’alcol.
Un episodio drammatico si è vissuto, ieri, attorno alle 19, sulla spiaggia di Recco, dove un cittadino ucraino di 27 anni, di professione cuoco a Gallarate, in vacanza nel Golfo Paradiso, ha più volte spinto sott’acqua, trascinandolo per un piede, il bambino di 9 anni, figlio di sua moglie e di un altro uomo, dopo averlo portato al largo, dove il bambino non toccava. Secondo quanto riferito dai carabinieri, la donna, rimasta a riva con il neonato di 5 mesi avuto dallo stesso 27enne, dapprima pensava che il marito giocasse, poi ha realizzato la drammaticità di quanto accadeva e chiesto aiuto, insieme ad alcuni bagnanti: sono stati i bagnini del vicino stabilimento a recuperare il bambino, che ha subito vomitato l’acqua ingerita. La donna, italiana, classe 1993, si è “barricata” nell’hotel dove la famiglia alloggiava, evitando gli strattonamenti del marito che chiedeva il portafogli, sembra per comprare ancora alcolici. Aveva bevuto già un a bottiglia di vino a pranzo e alcuni cocktail ed era rimasto al bar mentre la famiglia si era recata in spiaggia. In albergo, l’uomo è stato raggiunto dai carabinieri della stazione di Recco, dipendente dalla compagnia di Santa Margherita, che lo hanno arrestato, forti delle testimonianze raccolte, per maltrattamenti in famiglia, e denunciato per tentato omicidio. Il bambino non è in pericolo di vita ma, stanti le difficoltà a respirare, è stato condotto e ricoverato al Gaslini. Sembra che l’uomo, sovente incline a bere, abbia già manifestato comportamenti violenti in casa, limitandosi, però, agli insulti e ad attaccare gli oggetti presenti nell’abitazione, mentre la moglie chiudeva suo figlio in camera per sottrarlo a questi comportamenti.