Trattengono vicino impiccione, condannati padre e figlio di Borzonasca

L’uomo più volte era entrato nella proprietà dei due, anche per fare foto. Esasperati, all’ultima intrusione padre e figlio lo hanno bloccato per un’ora, in attesa dell’arrivo dei carabinieri.

Trattenere in casa il vicino impiccione in attesa che arrivino i carabinieri può costare caro. Lo hanno imparato a proprie spese due persone, padre e figlio, residenti a Borzonasca, che proprio per questo motivo dovranno pagare una sanzione di 750 euro a testa, l’equivalente di venti giorni di reclusione convertiti in pena pecuniaria, e risarcire il vicino con 800 euro. L’uomo era più volte entrato nella proprietà dei due per scattare foto, sostenendo che il terreno e casa erano di sua proprietà. All’ennesima intrusione padre e figlio hanno deciso di passare ai fatti, bloccando l’uomo e trattenendolo per circa un’ora, nell’attesa che sul posto arrivassero i carabinieri. Finalmente libero, l’uomo ha deciso di costituirsi parte civile, sostenendo di essere stato privato, sia pure per breve tempo, della libertà personale. Tesi accolta dal giudice del Tribunale di Chiavari che ha condannato padre e figlio per violenza privata.