Treni, il punto di vista di un capotreno

E’ un punto di vista diverso quello che emerge dalla lettera di sfogo inviata da un capotreno a Carlo Palmieri,che parla anche della necessità di nuove vetture. Intanto proprio oggi l’assessore Vesco ha dichiarato inammissibile il ritardo di 4 anni di Trenitalia nella consegna dell’ultimo Vivalto.E’ un punto di vista diverso quello che emerge dalla lettera di sfogo inviata da un capotreno a Carlo Palmieri, portavoce del Comitato Pendolari Liguria. E’ una lettera che parla della difficile situazione vissuta da chi ogni giorno vive i disagi dei pendolari, ma si trova dall’altra parte della “barricata” e per questo viene spesso accusato o insultato. Il capotreno parla della difficoltà di far arrivare i treni in orario: “La linea Spezia – Genova è estremamente difficile e tortuosa e i treni non possono superare determinate velocità per questioni di sicurezza – prosegue il capotreno – Se un treno fa ritardo automaticamente si ripercuote sui treni successivi e nelle fasce “critiche” dei pendolari circolano moltissimi treni. Secondo il ferroviere occorrerebbero carrozze e treni nuovi e dovrebbe pagarli la regione; treni che potrebbero essere anche usati come “sostitutivi” per permettere la pulizia di quelli in circolazione, sebbene resti, oltre a quello economico, il problema del rispetto delle attrezzature pubbliche, molto spesso conclude, ridotte a “cassonetti ambulanti”. ..

E intanto in merito proprio alla necessità di nuovi convogli l’assessore Vesco ha dichiarato “inammissibile il ritardo di Trenitalia nella consegna dell’ultimo Vivalto”: “doveva essere immesso in servizio nel 2006 – spiega – purché subito siamo disposti a ricevere anche un altro tipo di convoglio”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it