Tunnel della Fontanabuona, tunnel di Rapallo: tutti contro tutti
Dopo l’incontro con il ministro Matteoli dei consiglieri regionali del Pdl, si infiamma la polemica. Bagnasco risponde a Capurro che però attacca su un altro fronte. Ed anche Boitano si schiera contro Minasso.
Niente come i tunnel, al momento ancora virtuali, infiamma il dibattito politico di Tigullio ed entroterra. Ieri Armando Ezio Capurro aveva attaccato Roberto Bagnasco e Gino Garibaldi, accusando i due consiglieri del Pdl di dichiararsi favorevoli al tunnel quando sono in Fontanabuona, per poi manifestare perplessità subito dopo. Marco Limoncini ha invece criticato le dichiarazioni dell’onorevole Eugenio Minasso, secondo il quale il tunnel della Fontanabuona “è una infrastruttura considerata non prioritaria”. Stupito dalle dichiarazioni di Minasso si dichiara ora anche Giovanni Boitano, coordinatore provinciale dell’UDC e assessore regionale ai lavori pubblici. Bagnasco e Garibaldi invece rispondono a Capurro e Limoncini, spiegando che in tema di tunnel il ministro Matteoli “ha confermato la volontà ferma di andare avanti, non nascondendo però le difficoltà reali”. Aggiungono poi i due consiglieri: “Se la progettazione del nodo genovese con la gronda di levante può essere di aiuto per trovare più facilmente disponibilità economiche, ben venga questa sintonia. Se si può fare diversamente, il Pdl non può che manifestare la propria soddisfazione”.
Al termine dell’incontro con il ministro Matteoli, il consigliere regionale del Pdl Roberto Bagnasco aveva parlato anche del tunnel Rapallo-Santa Margherita Ligure, affermando che i fondi per realizzarlo ci sono ancora e fanno parte dei finanziamenti previsti nell’ambito della gronda di ponente. Un assist che il consigliere regionale Armando Ezio Capurro evidentemente non poteva non sfruttare: “Evidentemente il vento ponentino della capitale crea brutti scherzi a Bagnasco – commenta l’ex sindaco di Rapallo – Durante il precedente incontro a Roma con il ministro Matteoli si era affrettato a dire che il finanziamento non era più disponibile, mentre ora, dopo il secondo incontro, afferma l’esatto contrario. Bagnasco finisce così per smentire il ministro Matteoli, il senatore Grillo e soprattutto se stesso”.
