Turismo: maltempo e previsioni errate, che cosa si può fare?
Secondo Franco Orio, presidente del consorzio Portofino Coast, sarebe il caso di tenere conto della grande diversità di aree climatiche presenti in Liguria.
Riportiamo l’intervento di Franco Orio, presidente del consorzio Portofino Coast, tenuto nel nostro programma RadioAzione
L’estate quest’anno tarda ad arrivare. I capricci del meteo e il susseguirsi di allerta spesso eccessivi innervosiscono gli operatori del turismo con il conseguente strascico di polemiche. Che cosa si può fare?
L’argomento Meteo è di grande attualità. In un periodo come questo, nel quale l’instabilità meteorologica ha avuto il sopravvento, è normale che gli operatori turistici siano in agitazione. D’altra parte ormai, lo abbiamo già detto, le previsioni meteo, giuste o sbagliate che siano, condizionano le scelte dei turisti, e inevitabilmente un allerta, soprattutto se viene diramato durante un fine settimana o un ponte, genera inevitabilmente una grande quantità di cancellazioni.
Tuttavia credo che minacciare azioni di qualsiasi genere nei confronti di chi ha il compito istituzionale di diramare queste notizie sia non solo avventato ma anche inutile.
Prima di tutto si sta parlando di previsioni, e le previsioni, in quanto tali comportano un margine di errore che è insito nella loro stessa natura.
Non esistono previsioni esatte al 100% e non possiamo certo pensare che un previsore sia disposto a prendersi la responsabilità concreta di quello che i suoi strumenti o i suoi modelli suggeriscono, con tutti i rischi che ne conseguono nel bene e nel male.
Se poi vogliamo entrare un po’ di più nel merito della questione, ci accorgiamo che il terrorismo meteorologico non viene fatto solamente dagli organi ufficiali, ma anche dai tantissimi siti meteo che inviano annunci catastrofici sui nostri telefonini in qualsiasi momento, anche quando fuori splende il sole, usando termini apocalittici anche solo per annunciare un semplice temporale.
Cosa si può fare allora per limitare i danni determinati da questa situazione?
Parlando in termini generali, credo si possa fare poco. E’ impossibile evitare che i nostri clienti guardino le previsioni meteo e decidano di conseguenza se partire o non partire da casa per il week end o per il ponte, così come è impossibile pensare che le previsioni possano essere sempre esatte o che non vengano diramati allerta meteo se i modelli di riferimento lo prevedono. Quello che è forse possibile fare è tener maggiormente conto della grande diversità di aree climatiche presenti nella nostra regione, dettagliando meglio le previsioni, e migliorando la comunicazione relativa a questo argomento, a tutti i livelli.
La situazione di allerta giallo, per esempio, introdotta da poco e spesso utilizzata in situazioni potenzialmente critiche, forse andrebbe spiegata meglio, in particolare riferendola ad un territorio come quello Ligure, in cui
è molto difficile generalizzare, e dove spesso a distanza di soli pochi chilometri si incontrano situazioni meteorologiche molto diverse.
Gli operatori dovrebbero forse individuare strumenti idonei a facilitare il dialogo e la comprensione anche nei confronti di coloro che le previsioni le fanno, attivandosi in modo puntuale e coerente per fornire informazioni più precise e circostanziate ai loro clienti, che in qualche caso possono anche contraddire la tendenza generale.
Ricordarsi che il turismo in una località di mare è agevolato da condizioni meteo favorevoli è comunque utile anche per evitare trionfalismi quando, come la scorsa estate, il meteo è stato sempre favorevole. Ovviamente ci auguriamo che questa situazione possa ripetersi, ma non c’è nessuna garanzia a riguardo. Pensare ad un turismo differenziato, che si sviluppa lungo tutto l’anno e propone anche attrattive indipendenti dalle condizioni meteo, è qualcosa che prima o poi mi auguro possa diventare un obiettivo di una programmazione turistica ancora tutta da inventare.