Un flash mob per chiudere l’occupazione del Tribunale

Decisi i termini della manifestazione di domani. A Roma una delegazione composta da Trossarello, Devoti e Boccalatte.

Nella riunione di questa sera, il comitato “Salva il tuo Tribunale” ha stabilito le modalità con cui si svolgerà la giornata di domani, ultima dell’occupazione del nuovo Tribunale, mai entrato in funzione. Prima di chiudere con manifestazione a Chiavari, però, si recherà a Roma una delegazione composta da tre avvocati: il presidente del comitato, Gabriele Trossarello, Davide Devoti, anch’egli membro del comitato, e Silvio Boccalatte, neo consigliere comunale, in rappresentanza del Comune di Chiavari. Questi, incontreranno alcuni senatori, prima della riunione della commissione Giustizia di Palazzo Madama, che potrebbe (ma non è detto) essere decisiva per le sorti della riforma della giustizia e quindi del Tribunale di Chiavari. Alle 18 si terrà un vertice tra senatori e governo, da cui potrebbe uscire la decisione di salvare alcune giurisdizioni soppresse dal decreto dello scorso agosto, oppure far correre tutta la riforma. Nel frattempo, però, sarà in atto la manifestazione conclusiva dell’occupazione: “La ditta Arcas deve finire i lavori e non vogliamo ostacolarli, per cui, adesso, usciamo” , dice Trossarello, che, attorno alle 20.30, guiderà un corteo che andrà dal nuovo al vecchio Palazzo di Giustizia. In piazza Mazzini, all’interno di un flash mob, verrà bruciato (ma si ipotizza anche una altrettanto simbolica… posa all’interno di un gabinetto) il grande assegno della “banca dei cittadini” con l’emissione di 14 milioni e 200mila euro, ovvero la cifra spesa per la costruzione del Tribunale in corso De Michiel.