Un legame tra Paganini e l’esplosivo di Principe

Fonti di stampa dicono che è dello stesso tipo. L’ex minatore si trova ancora in carcere a Chiavari. L’esplosivo rinvenuto dai carabinieri a Ne, nella cantina di Giuseppe Paganini, 46 anni, è dello stesso tipo di quello trovato in uno zainetto della stazione di Genova Principe alcune settimane fa. La notizia filtra dalla stampa, nell’ambito dell’indagine ancora in corso. Il raffronto dei marcatori della dinamite riconduce alla stessa ditta produttrice, che riforniva le cave della Val Graveglia, dove Paganini lavorava e dove racconta egli stesso di averla prelevata. L’indagato, che si trova in carcere a Chiavari, nega però ogni coinvolgimento con Principe e con ogni forma di terrorismo e malavita: l’esplosivo gli sarebbe servito per prelevare minerali da rivendere a collezionisti.


Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it