Acqua di Casarza (2), ecco il vademecum della Asl 4. Attivo anche numero dedicato

La Asl riepiloga usi consentiti e non dell
La Asl riepiloga usi consentiti e non dell'acqua
La Asl riepiloga usi consentiti e non dell’acqua

La Asl 4 ha elaborato una serie di faq per rispondere alle domande più frequenti poste da chi sta subendo l’emergenza idrica. Di seguito il documento integrale dell’azienda sanitaria, che mette a disposizione anche un numero dedicato.

In merito all’emergenza idrica intanto la Asl4 Chiavarese ha messo a disposizione un numero telefonico dedicato attivo dalle 10 alle 12 dal lunedì al venerdì e l’indirizzo e-mail risorse.idriche@asl4.liguria.it ai quali la popolazione può richiedere informazioni in merito alle modalità di fruizione dell’acqua. La Struttura complessa Igiene Pubblica ha inoltre elaborato un documento informativo per la popolazione contenenti le faq, le domande più frequenti, con relative risposte. Nel documento si trovano informazioni di dettaglio sul metil ter butil etere, Mtbe appunto, e gli usi consentiti e non dell’acqua potabile in questo momento di emergenza, entrando anche nello specifico per categorie come le gestanti. Di seguito le faq elaborate dall’azienda sanitaria:

Informazioni in merito all’ MTBE

Che cos’è la sostanza che è stata trovata nell’acqua potabile di Casarza Ligure?

La sostanza trovata nei campioni di acqua proveniente dal pozzo “Case Nuove” è l’MTBE.

Il metil ter butil etere (MTBE) trova il suo principale impiego nelle benzine, dove è utilizzato per aumentare il contenuto di ossigeno del carburante e consentire una combustione più efficiente e con minori emissioni allo scarico.

Quali sono le sue caratteristiche nell’acqua?

l’MTBE presenta una elevata solubilità in acqua (48 g/l a 25 °C) ed una bassa soglia di percezione gustativa (24 – 135 microg/l) e soprattutto olfattiva (15 – 180 microg/l). Pertanto impartisce all’acqua un sapore ed un odore caratteristico.

E’ una sostanza tossica?

I dati riferiti alla tossicità dell’MTBE sono scarsi, ma indicano comunque una tossicità moderata.

Lo IARC (International Agency of Research on Cancer) lo considera non cancerogeno (inserito nel gruppo 3)

La maggioranza degli studi condotti sull’uomo si riferiscono ovviamente a lavoratori esposti per motivi professionali ad aerosol contenente MTBE.

La principale via di metabolizzazione è quella epatica ed è stata evidenziata una correlazione diretta tra concentrazione dell’MTBE nell’aria e la concentrazione nel sangue, sia negli studi sperimentali che in quelli su lavoratori esposti.

Trattandosi di uno dei componenti più volatili delle benzine (punto di ebollizione 55 °C), è anche uno dei componenti principali dei vapori della benzina che respiriamo mentre facciamo un pieno.

Siamo quindi abbastanza abituati ad avere contatto con i vapori di MTBE.

Gli effetti avversi sulla salute correlabili all’esposizione in studio sugli animali da laboratorio  sono riscontrabili solamente a concentrazioni o dosaggi di gran lunga superiori a quelli a cui la cittadinanza è esposta attraverso l’aria o le acque sotterranee

I dati nella letteratura scientifica riferiti alla presenza di MTBE in acqua sono scarsi . Uno studio (Phillips e coll, 2008) riferisce che per rilevare la tossicità dell’MTBE in animali acquatici esposti per tempi rilevanti è necessaria una concentrazione superiore a 50 mg/l.

Un’esposizione breve a 180 mg/m3 d’aria non ha effetto sugli umani (studio di Levchuk del 2014).

Perché il Comune ha emesso un’ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua a scopo potabile?

L’ordinanza è stata emessa perché, dopo una serie di risultati d’analisi nei quali  l’MTBE era in concentrazione inferiore alla soglia di rilevabilità, nei campioni del 25 e 26 agosto sono state riscontrate concentrazioni significative di questa sostanza (1866 microg/l il 25/8 e 1982 microg/l il 26/8). Pertanto, in applicazione del principio di precauzione, citato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (UE), con lo scopo di garantire un alto livello di protezione dell’ambiente e della salute pubblica, è stato necessario vietare l’uso a scopo potabile.

Questa sostanza rappresenta un pericolo per la gravidanza?

Non c’è evidenza di effetti genotossici., cioè questa sostanza non è in grado di indurre alterazioni del contenuto genetico della cellula.

Per quali usi si può utilizzare l’acqua del rubinetto?

Per l’igiene personale, per esempio lavarsi, farsi la doccia;

per lavarsi i denti, per il momento si consiglia di utilizzare acqua minerale o acqua proveniente dalle autobotti;

per l’igiene dell’abitazione;

per lavare gli indumenti

Si può utilizzare la lavastoviglie?

Si ritiene che l’utilizzo di temperature intorno a 60 °C o superiori, in presenza di superfici lisce e asciugate dopo il lavaggio,  consenta l’impiego della lavastoviglie.

Quali usi non sono consentiti?

Come già riportato nell’Ordinanza sindacale, attualmente l’acqua non presenta le caratteristiche di potabilità; pertanto:

non può essere bevuta;

non può essere utilizzata per la preparazione e cottura degli alimenti.

Esistono dei limiti di legge per questa sostanza nelle acque potabili?

No, attualmente la qualità dell’acqua destinata al consumo umano è regolamentata dal Decreto legislativo n° 31 del 2001 e questa sostanza non rientra tra le sostanze chimiche da ricercare e per le quali è indicato un limite di legge.

L’Istituto Superiore di Sanità ha emesso due pareri, nel 2001 e revisionato nel 2006, nei quali è proposto un valore di 20 – 40 microg/l, in analogia a quanto indicato dall’Ente Americano per la Protezione dell’Ambiente (USEPA) Quest’ultimo Ente indica che concentrazioni uguali o inferiori a 20 microg/l sono accettabili per le caratteristiche organolettiche delle acque e presentano un largo margine di sicurezza per la salute umana; solo a concentrazioni superiori a 40 microg/l l’MTBE da luogo ad alterazioni rilevabili dell’odore e del sapore, rendendo quindi inaccettabile l’acqua destinata al consumo umano.