Anche tanti giovani, domenica, al raduno dei campanari a Chiavari

I campanari con il vescovo, monsignor Tanasini
I campanari con il vescovo, monsignor Tanasini
I campanari con il vescovo, monsignor Tanasini

Buona partecipazione all’evento in cattedrale. A Rapallo, polemica preventiva di Andrea Carannante proprio sulla collocazione delle campane nella nuova chiesa di Sant’Anna.

Erano una quarantina, domenica, nella cattedrale di Chiavari, i partecipanti all’annuale raduno dei campanari liguri. Tra di loro, una rilevante componente di giovani, anche minorenni, che hanno riscoperto una arte antica. “Ormai non esiste più la figura del campanaro che scandisce le ore della giornata – dice il presidente dell’Associazione campanari liguri, Marino Chiappari – Ma si suona nelle occasioni particolari, come quelle delle feste”. Ha fatto discutere, di recente, la sentenza che ha condannato la parrocchia di Lavagna a causa del suono delle campane: “Un fatto deprimente – commenta Chiappari – E’ sbagliato mettere le campane alla stregua di un rumore”. Un altro caso del genere potrebbe aprirsi a Rapallo, perché Andrea Carannante, fiero oppositore della costruzione della nuova chiesa di Sant’Anna nell’area ex Salem, manda una lettera aperta a Curia e Comune, come “abitanti del quartiere”, chiedendo “di evitare l’installazione delle campane in una zona già inquinata dal traffico e da rumori vari”, riservandosi “al primo tocco di campane, di segnalare la cosa alle autorità preposte, facendo riferimento alla normativa vigente”.