Boitano su Fincantieri: “No alla guerra fratricida tra cantieri liguri”

Boitano su Fincantieri: “No alla guerra fratricida tra cantieri liguri”
L'assessore Giovanni Boitano stamane in corteo

Domani a Riva Trigoso si vota sul pre-accordo, oggi invece è stata una giornata campale a Genova, con il ritorno in piazza dei lavoratori di Sestri Ponente. Sospeso il Consiglio Regionale.

Mentre i lavoratori della Fincantieri di Riva Trigoso saranno chiamati domani a pronunciarsi sul pre-accordo che delinea il trasferimento a Riva di tutto il comparto militare, oggi sono scesi in piazza i lavoratori dello stabilimento di Sestri Ponente. Il Consiglio Regionale ha prima approvato all’unanimità un ordine del giorno che chiede nuove commesse per il cantiere e poi sospeso i lavori per permettere ai consiglieri di partecipare al corteo diretto verso la Prefettura. In corteo è sceso anche l’assessore Giovanni Boitano, coordinatore provinciale dell’UDC, che ha evidenziato il rischio di “assistere ad una guerra fratricida tra cantieri della stessa regione”. Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord, ha invece chiesto il ripristino del tavolo regionale per la cantieristica ligure. “Solidale con le maestranze” anche Luigi Morgillo del Pdl, secondo il quale però “non è con la protesta che si risolve la questione dell’azienda”. Morgillo si è detto d’accordo con Ucina ed Industriali che hanno chiesto di non far coincidere con manifestazioni di protesta l’attività del Salone Nautico per non immobilizzare la città. Terminato l’incontro in Prefettura è stato annunciato un incontro a Roma martedì prossimo con il ministro Romano ed un tavolo regionale giovedì a Genova con tutti i soggetti interessati alla vertenza. Giacomo Conti della Federazione della Sinistra auspica che il ministro fermi la pratica degli accordi cantiere per cantiere e chiede un progetto di sviluppo industriale sostenuto dall’azionista pubblico.