Chiavari, interpellanze mai discusse. Posti barca in vendita
L’ultimo consiglio comunale della terza era Agostino sancisce la possibilità di acquistare concessioni in porto sino al 2051: gli introiti serviranno a pagare le ditte creditrici del Comune. Il sindaco: “Abbiamo i fondi in banca ma siamo vincolati dal patto di stabilità”.
Si è chiuso attorno alle 20.20, ieri sera, l’ultimo consiglio comunale del terzo mandato amministrativo di Vittorio Agostino. Opposizioni infuriate, perché la presidente dell’assemblea, Silvia Garibaldi, ha mandato tutti a casa senza discutere le sedici interpellanze all’ordine del giorno, che, dunque, non troveranno mai risposte ufficiali. L’assemblea è servita a nominare il collegio dei revisori dei conti, composto, sino al 2015, da Bruno Podestà, Massimo Baciocco e Rita Arzeni. Approvato anche l’atto di indirizzo per bandire la gara che assegnerà per cinque anni la gestione della piscina di Largo Pessagno e consentito lo svincolo di tre strutture alberghiere che convivono, nello stesso stabile, con condomìni. E’ durata un solo consiglio comunale l’esperienza amministrativa di Vittoria Rossi Morello, subentrata ieri al dimissionario Giuseppe Grimaldi e in questo consiglio comunale ha tenuto banco il dibattito sulle quattro ditte creditrici del Comune: “Abbiamo 30 milioni in banca, ne dobbiamo 10 ma siamo vincolati dal patto di stabilità”, ha sottolineato il sindaco, Vittorio Agostino. La maggioranza ha però dato il via libera alla vendita di concessioni di posti barca sino al 2051, con cui incamerare fondi necessari al pagamento delle ditte in questione.