De Paoli a processo per diffamazione: “Frase non detta”

De Paoli a processo per diffamazione: “Frase non detta”
Il consigliere regionale Giovanni De Paoli

Il consigliere regionale Giovanni De Paoli, residente a Lavagna, va a giudizio per la famosa frase attribuitagli nel 2016, in base alla quale avrebbe “bruciato nel forno” un figlio che fosse omosessuale. Il processo è iniziato ieri. C’è una richiesta di costituzione di parte civile da parte di un comitato dedicato alla lotta alle discriminazioni razziali ed il giudice ha rinviato l’udienza al 9 giugno. La querela era partita dall’associazione Agedo, raggruppamento di genitori di gay, i cui esponenti avevano ascoltato direttamente la frase che De Paoli nega. Dice quest’ultimo, eletto con la Lega e confluito nel Gruppo Misto, che firma comunque il proprio comunicato indicandosi come consigliere della Lega Nord Liguria: “Con riferimento al procedimento per presunta diffamazione, sono a ribadire di non aver pronunciato quanto a me attribuito e sono profondamente dispiaciuto per il malinteso venutosi a creare. Resto fiducioso – prosegue De Paoli – che venga fatta chiarezza e aspetto con grande serenità il corso della giustizia”.