Fincantieri, occupazione finita. Domani vertice a Roma, poi l’incontro con l’amministratore delegato

Dopo aver incontrato i vertici dello stabilimento, intorno alle 13 è cessata l’occupazione alla Fincantieri di Riva Trigoso. L’assessore regionale Ezio Chiesa accusa l’azienda di avergli impedito di entrare per ascoltare i lavoratori, la politica in modo bipartisan si schiera al fianco dei dipendenti che vedono a rischio il loro posto di lavoro.

E’ durata fino alle 13 l’occupazione alla Fincantieri, decisa di prima mattina dai lavoratori in assemblea. Successivamente i sindacati hanno incontrato i vertici dello stabilimento di Riva Trigoso, i quali hanno affermato di avere anche loro appreso dai giornali dell’intenzione dell’azienda di chiudere lo stabilimento rivano. C’è comunque la disponibilità da parte dell’amministratore delegato di Fincantieri di incontrare i sindacati a partire da mercoledì, la data dell’incontro verrà fissata nelle prossime ore. Domani mattina intanto a Roma è in programma un convegno al quale parteciperanno sindaci, presidenti di provincia e di regione, dei territori che ospitano stabilimenti Fincantieri. Obiettivo fissare una strategia comune a livello istituzionale. Intanto, prosegue la mobilitazione dei lavoratori. Uno sciopero di otto ore è stato fissato per la giornata di venerdì 1° ottobre, con presidio a Roma sotto Palazzo Chigi.

Al vertice di domani mattina parteciperà anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Renzo Guccinelli. La Liguria è la regione più colpita dal nuovo piano industriale di Fincantieri, che prevede appunto la chiusura dello stabilimento di Riva Trigoso, ma anche un forte ridimensionamento di quello di Sestri Ponente. “Come Regione – spiega Guccinelli – siamo impegnati a mettere in campo tutte le forze a nostra disposizione e a dare vita ad una forte mobilitazione con le altre regioni, i sindacati e i lavoratori”. L’assessore regionale alle infrastrutture Ezio Chiesa invece questa mattina era a Riva Trigoso, ma la direzione dello stabilimento gli ha impedito di entrare in azienda. “Volevo solo ascoltare le giuste preoccupazioni dei dipendenti ed assicurare il mio pieno appoggio ai lavoratori – spiega Chiesa – Sono sbigottito e preoccupato per un comportamento senza precedenti che dimostra la poca sensibilità della direzione di Fincantieri nei confronti delle istituzioni e dei lavoratori. Neanche ai tempi di Piaggio, negli anni Sessanta, non si consentiva ad un esponente istituzionale di entrare”.

Ovviamente sono tanti i commenti da parte della politica su quanto sta succedendo alla Fincantieri. Secondo Giovanni Boitano, assessore regionale e commissario provinciale dell’UDC, “l’eventuale razionalizzazione di Fincantieri non può penalizzare la cantieristica ligure, ma deve tenere conto dell’alta professionalità delle maestranze ed anzi predisporre un piano di potenziamento al fine di rilanciare la cantieristica a livello regionale e nazionale”. Dice invece Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord in Regione: “La Fincantieri è una realtà industriale che Genova e la Liguria non possono permettersi di perdere. La Lega Nord è uscita dal Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda a giugno, quando ancora non si parlava di licenziamenti, altrimenti oggi la situazione sarebbe diversa. Chiederemo al Governo di intervenire per salvaguardare la cantieristica ligure”.