Il Comune eslcuso dal cda di Idrotigullio: “Combatteremo”

Due rappresentanti al Comune di Chiavari, Amga occupa la poltrona che spetterebbe ai soci minori: è mancato l’accordo tra Lavagna ed i Comuni più piccoli. Ci sono polemiche roventi sul rinnovo del consiglio di amministrazione di Idrotigullio, la società che gestisce gli acquedotti di molti Comuni del territorio. Il socio privato, Amga, detiene infatti cinque dei sette membri del consiglio, con i restanti due scelti dal Comune di Chiavari, dopo che è mancato l’accordo tra i Comuni minori che avrebbero diritto ad eleggere un rappresentante in caso di accordo unanime. Lavagna, che detiene il 10% del capitale della società, aveva infatti presentato un proprio uomo, mentre i Comuni più piccoli puntavano sulla conferma di Giovanni Boitano. Amga ha così occupato la poltrona ed il Comune di Lavagna denuncia che ciò sia avvenuto contro una amministrazione che spesso aveva combattuto le nuove tariffe dell’acqua. “La decisione del socio privato di occupare rapidamente il posto rimasto vacante ci insospettisce – dice il sindaco, Giuliano Vaccarezza – e per questo saremo ancora più vigilanti sulle tariffe e sui diritti dei cittadini, come già siamo stati in passato”. Non c’è stto accordo tra Lavagna, che proponeva un tecnico, ed i piccoli Comuni, che hanno chiesto la conferma di Giovanni Boitano: “Seconod noi un tecnico è meglio di un politico – riprende Vaccarezza -. Poi, chi va nel cda deve avere rapporti con il territorio: da chi siedeva lì in passato noi non abbiamo mai avuto nemmeno una riga di comunicazioni”.


Redazione Radio Aldebaran – www.radioldebaran.it