La protesta dei balneari accolta stamattina dal Consiglio Regionale

La protesta dei balneari accolta stamattina dal Consiglio Regionale
I danni della mareggiata a Cavi di Lavagna

L’assemblea ha approvato all’unanimità due ordini del giorno di sostegno alla categoria, in materia di concessioni demaniali e danni provocati dalle recenti mareggiate. Ma la strada è ancora lunga.

Ha dato i suoi frutti la protesta degli operatori balneari, che questa mattina hanno incontrato l’assessore regionale al turismo Angelo Berlangieri per esprimere la loro contrarietà rispetto ai bandi di gara a livello europeo che regolamentano le concessioni demaniali. Poco dopo infatti il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la Regione ad assumere le necessarie iniziative perché sia approvato dal Senato il testo della legge comunitaria 2020 così da eliminare le procedure a infrazione e perché sia dichiarata una deroga dall’Unione Europea per escludere dall’evidenza pubblica le imprese turistico ricettive. Sempre all’unanimità il Consiglio Regionale ha anche approvato un secondo ordine del giorno che impegna la Giunta ad effettuare un completo monitoraggio dei danni provocati dall’ultima mareggiata nei comuni costieri. Il documento prevede inoltra la richiesta al Governo dello stato di emergenza e strumenti di sostegno per gli operatori del settore turistico-balneare.

Il primo commento in merito a quanto deciso stamattina in Regione è quello del consigliere di Liguria Viva Ezio Chiesa. “Nella nostra regione gli stabilimenti balneari sono generalmente gestiti a conduzione familiare con l’ausilio di alcuni dipendenti e rappresentano una peculiarità che deve essere difesa e salvaguardata – sostiene l’ex assessore – Sono a rischio numerosi posti di lavoro in un momento particolarmente difficile. I balneari, oltre che con le norme europee, devono fare i conti anche con la crisi in atto e in alcuni casi con i danni causati dalle mareggiate”. Chiesa ha in particolare evidenziato il caso di Lavagna, dove una violenta mareggiata ha distrutto diversi stabilimenti, le cui strutture in alcuni casi erano di proprietà del demani. “Nei normali rapporti tra proprietari ed inquilini – ha detto il consigliere – di fronte ad episodi del genere, a farsi carico dei lavori straordinari spetta al locatore; bisogna provvedere al fine di garantire la ripresa dell’attività per la prossima stagione balneare”.