Mancati finanziameti, sicurezza alimentare a rischio

Mancati finanziameti, sicurezza alimentare a rischio
A rischio la crescenza per la focaccia di Recco

Le associazioni regionali e provinciali degli allevatori insorgono per il mancato inserimento dei finanziamenti nel decreto “Milleproroghe”: “Senza fondi a rschio i controlli su prodotti come il latte crudo e la carne fresca”.

“A rischio la sicurezza alimentare e il made in Italy”. Lo dicono A.P.A. – Associazione Provinciale degli Allevatori di Genova e A.R.A. – Associazione Regionale degli Allevatori della Liguria, che, a un passo dal tracollo, lanciano un grido d’allarme.  Nel decreto Milleproroghe infatti non sono stati inseriti i 65 milioni di euro necessari per consentire il lavoro delle associazioni regionali e provinciali, comprese quella ligure e quella genovese – spiegano Marco Parodi, presidente di A.P.A. E di A.R.A., e Giampaolo Risso, coordinatore dell’A.P.A. – Sino all’anno scorso lo Stato investiva per promuovere la sicurezza alimentare, il miglioramento genetico, il benessere animale e la competitività delle stalle italiane. Oggi i fondi passano improvvisamente a zero. Speriamo che il mondo politico abbia ben chiaro cosa rischia il sistema Italia se gli allevatori verranno privati di queste risorse”. I due pensano a produzioni come il latte crudo dei distributori automatici, la carne fresca venduta direttamente in azienda, i formaggi derivati dalle lavorazioni artigianali dei minicaseifici e prodotti unici come il formaggio di cabannina e la crescenza per la focaccia di Recco: “Produzioni – dicono – che sono realizzate su piccola scala ma che sono comunque attentamente controllate dai Tecnici del sistema allevatori, che dispongono sul territorio di un laboratorio accreditato per le Analisi delle Produzioni Zootecniche, con sede in Masone. Senza finanziamenti, tutto questo lavoro di rigoroso controllo della catena alimentare rischia di scomparire”.