Passato il 22 dicembre, niente rinvio sulle scadenze fiscali

Si attende anche lo stato di emergenza proclamato
Si attende anche lo stato di emergenza proclamato
Si attende anche lo stato di emergenza proclamato

Sembrava certo lo slittamento di Irpef e contributi per chi avesse subito danni diretti dalle alluvioni. Invece, ancora nessun decreto da parte del Governo.

E’ passato il 22 dicembre, data di scadenza per i pagamenti dell’Irpef e dei contributi assicurativi e previdenziali. Malgrado la promessa di slittamento dei termini per tutti coloro che abbiano avuto danni diretti dalle alluvioni di ottobre e novembre, il relativo decreto del governo non è arrivato. Si spera che possa essere emanato ancora tra oggi e domani, altrimenti chi non avesse pagato le tasse sarebbe in mora. Ricordiamo che il Governo si era impegnato al rinvio, anche nella riunione della commissione Bilancio del Senato che analizzava la Legge di Stabilità, dove, in questo senso, si era avuto un voto unanime. Commenta Stefano Quaranta, deputato di Sel: “E’ molto grave la decisione del governo, diversamente da quanto annunciato, di far pagare le tasse ai cittadini che hanno subito danni dalle recenti alluvioni. Molte di queste persone sono ancora in situazioni critiche e non si può voltar loro le spalle”. Intanto, si attende ancora anche la proclamazione dello stato di emergenza per i danni del 10 novembre, fattore fondamentale per i rimborsi a Chiavari, Lavagna, Leivi, Carasco, San Colombano, Mezzanego, Borzonasca.