Province in chiusura, Chiesa: “Chi penserà al territorio”?
Dopo consorzi e comunità montane chiudono anche le Province: preoccupato per il futuro del territorio Stefano Chiesa, ex-presidente del Consorzio dei Golfi Tigullio e Paradiso.
“A chi andranno le competenze delle Province a sua volta passate da consorzi e comunità montane soppresse?”. Si interroga con preoccupazione sul futuro del territorio Stefano Chiesa, ex-presidente del Consorzio dei Golfi Tigullio e Paradiso, secondo cui “con la chiusura imminente delle Province non rimarrà nulla vicino al territorio e che possa davvero seguire costantemente le reali esigenze del nostro delicatissimo e variegato ambiente”. Chiesa si riferisce a settori come l’agricoltura, l’antincendio boschivo, la protezione civile, la prevenzione del rischio idrogeologico, la manutenzione dei sentieri e dei muretti a secco, ma anche il mantenimento delle tradizioni locali, gli scuolabus, e i rifiuti. “Ora ci chiedono di costituire le associazioni di Comuni, e quindi di improntare consorzi di Comuni a libera scelta, senza nessun criterio preciso di omogeneità – commenta – A questo punto bastava accrescere le competenze agli oramai defunti Enti, fra l’altro senza nessun costo aggiuntivo, in quanto erano stati aboliti dal Governo centrale, da tempo, gli emolumenti e i compensi ai consigli e cariche varie”. Il problema si fa urgente: “Bisogna pensare qualcosa e a breve altrimenti si rischia forse di perdere anche i finanziamenti europei per la mancanza degli standard adeguati da corrispondere, con inevitabile ricaduta negativa sui nostri golfi e sulle nostre valli, e ancora, sulle prospettive future e sui posti di lavoro per i nostri giovani imprenditori e lavoratori”.