Rapallo, bambina-schiava: al via il processo d’appello

In primo grado l’accusa di riduzione in schiavitù era stata derubricata in maltrattamenti aggravati in lesioni gravissime. Chiesa una nuova perizia psichiatrica per valutare i danni subiti dalla ragazzina.

Si è aperto il processo di appello nei confronti dei coniugi, lei ecuadoriana e lui albanese, accusati di aver ridotto in schiavitù a Rapallo una bambina di 11 anni. In primo grado la madre era stata condannata ad 8 anni e l’uomo a 6 anni. L’accusa di riduzione in schiavitù era stata derubricata in maltrattamenti aggravati da lesioni gravissime. Ora la ragazza ha 15 anni ed il processo d’appello si è aperto con la richiesta avanzata dal procuratore generale Valeria Fazio di una nuova perizia psichiatrica che accerti gli eventuali danni permanenti riportati dalla giovanissima.