Rapallo, Santa Margherita e Portofino chiedono un volo dalla Scandinavia

Per i tre anche una pubblicazione congiunta
Per i tre anche una pubblicazione congiunta
Per i tre anche una pubblicazione congiunta

Lettera congiunta di Donadoni, Bagnasco e D’Alia ad Areoporto di Genova e Regione Liguria in vista del 2015: «Siamo una destinazione perfetta per il Nord Europa».

Punta tutto sul Nord Europa ma vuole più sostegno dall’areoporto di Genova, il turismo del Tigullio. I tre sindaci di Portofino (Giorgio D’Alia), Santa Margherita Ligure (Paolo Donadoni) e Rapallo (Carlo Bagnasco) hanno scritto una lettera una lettera indirizzata al Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e al Presidente dell’Aeroporto di Genova S.p.a., Marco Arato, per chiedere almeno un collegamento aereo con una località del Nord Europa, che preveda per tutti i 12 mesi dell’anno una periodicità di 3 voli settimanali (andata e ritorno). L’occasione scatenante sarebbe quella dell’Expo 2015. «Le nostre città, alla luce di una forte sinergia d’intenti per il rilancio del territorio, stanno compiendo un notevole sforzo di coordinamento e d’investimento progettuale ed economico per predisporre un piano di accoglienza che valorizzi il Monte di Portofino e il suo circondario a scopo turistico – scrivono i sindaci nella lettera – A tal riguardo, la verifica dei dati disponibili, esaminati congiuntamente agli operatori di settore, dimostra la particolare compatibilità, come utenza turistica, dei paesi del Nord Europa, che possono trovare nel nostro inverno la loro estate, e che mostrano speciale apprezzamento per le caratteristiche geografiche e culturali della Liguria».

Gli stessi tre sindaci hanno presentato, oggi pomeriggio, anche una pubblicazione in cui raccontano di se stessi e di quanto realizzato nelle rispettive città, realizzata, a proprie spese, per raccogliere contributi da devolvere a Cogorno, località come noto, duramente colpita dall’alluvione. La pubblicazione, 16 pagine a colori, sarà in vendita a partire dal 31 dicembre nei Comuni e nelle edicole che aderiranno all’iniziativa, al costo di 5 euro. I tre commentano il formato intercittadino dicendo: «Per essere competitivi a livello internazionale occorre saper esportare un brand non solo cittadino ma comprensoriale. L’idea comprensoriale non va a detrimento dell’identità delle singole città, ma – anzi – consente di valorizzare il nostro patrimonio di carattere ambientale e culturale».