Rimpasto a Chiavari, ecco le nuove deleghe per gli assessori

Rimpasto a Chiavari, ecco le nuove deleghe per gli assessori
Il sindaco di Chiavari Roberto Levaggi

Il sindaco di Chiavari Roberto Levaggi ha redistribuito le deleghe assegnate, attribuendo altre deleghe al vicesindaco Pierluigi Piombo e agli assessori Fiammetta Maggio e Sandro Garibaldi. Partecip@ttiva chiede chiarimenti.

E’ arrivato l’annunciato rimpasto a Chiavari, dove il sindaco Roberto Levaggi ha redistribuito le deleghe assegnate agli assessori. “La scelta è giunta di conseguenza all’avvicendamento nel ruolo di assessore tra Mario Maggi e la Renata Oliveri” ricorda il primo cittadino, che già aveva proceduto ad azzerare gli incarichi assegnati ai consiglieri comunali. Le novità riguardano il vicesindaco Pierluigi Piombo, che assume, mantenendo le deleghe a urbanistica ed edilizia pubblica e privata, quelle a commercio, artigianato e agricoltura; l’assessore Sandro Garibaldi prende verde pubblico, ciclo integrato delle acque, e nettezza urbana (il progetto di raccolta differenziata spinta, resterà però al sindaco), sommando gli incarichi a sport, attività e impiantistica sportiva, servizi tecnologici e frazioni; l’assessore Fiammetta Maggio infine, si occuperà anche di turismo e cultura oltre alle sue precedenti deleghe a servizi sociali e avvio e sostegno di nuove attività imprenditoriali. “Il nuovo assetto delle deleghe – commenta Levaggi – è stato apportato per migliorare e omogeneizzare il lavoro amministrativo della giunta, anche in virtù dell’organigramma degli uffici comunali”.

Sul rimpasto è intervenuto il capogruppo di Partecip@ttiva Giorgio Canepa, che ha inviato al Comune una serie di interrogazioni. In particolare, Canepa chiede chiarimenti in merito alle deleghe in capo al sindaco e ai vari assessori: “All’inizio di un anno sicuramente ogni buon amministratore definisce degli indirizzi a cui rivolgere l’attenzione per realizzare interventi che possano migliorare il “buon vivere” dei cittadini e vorrei conoscere questi indirizzi per poter poi adeguare la nostra (dei Cittadini, di Partecip@ttiva e mia) azione conseguente”.