Sequestrati 500 chili di pesce

Sequestrati 500 chili di pesce
Il pesce sequestrato a Lavagna

Controlli della Capitaneria per la sicurezza nei cenoni di Capodanno. A Lavagna, un ristorante si preparava a cucinare trenta chili di prodotti ittici già avariati.

Squestri imponenti di pesce sono stati attuati, in queste ore, dalla Capitaneria di Porto, che sta effettuando controlli su qualità e provenienza dei prodotti ittici pronti ad essere serviti in tavola per i cenoni. La Guardia Costiera di Santa Margherita ha controllato decine di esercizi, tra ristoranti, mercati ittici e punti di sbarco, sino al sequestro, stamattina, di ben trenta chili di pesci e muscoli avariati, trovati in un ristorante – pizzeria di Lavagna, che sembra porprio stesse per confezionarvi i piatti per il cenone. Il titolare che si trovava oggi nel locale è stato denunciato all’autorità giudiziaria, il locale, non nuovo a violazioni sulle norme igienico sanitarie, segnalato alla Procura della Repubblica ed alla Asl.
Nell’ambito della stessa operazione, il nucleo ispettivo del circomare di Riva Trigoso, eccezionalmente impegnato nel territorio lombardo, ha sequestrato addirittura 474 chili di tonno rosso, trovati in quattro punti vendita del mercato ittico di Milano, elevando sanzioni per 12mila eurp. Il tonno rosso, che, in questo caso, proveniva dalla Sicilia, è una specie che non può essere pescata.