Pierluigi Piombo: “Il futuro? Presto per parlarne. Levaggi? Un conoscente”

Pierluigi Piombo: “Il futuro? Presto per parlarne. Levaggi? Un conoscente”
Dimissioni di Piombo: polemiche in Comune

Conferenza stampa questa mattina dell’assessore dimissionario, il quale però non ha svelato il suo futuro. Ha invece raccontato la giornata di ieri. Nei suoi confronti ancora veleno da Palazzo Bianco.

Continuano a tenere banco a Chiavari le dimissioni dell’assessore Pierluigi Piombo. Il quale stamattina ha incontrato la stampa e quando gli è stato chiesto se intende, la prossima primavera, candidarsi alla carica di sindaco, ha risposto che “è ancora presto per decidere queste cose, è giusto pensare bene alle prossime scelte, riunirò a breve i miei amici elettori ed insieme deciderò cosa fare”.
In merito al candidato del Pdl Roberto Levaggi, Piombo ha parlato di una semplice conoscenza, senza escludere la possibilità di una collaborazione, ma precisando che finora non ci sono stati contatti. E delle cene con i propri elettori, che tanto hanno fatto discutere, ha invece ripetuto che mai sono stati ospitati avversari politici: “E’ venuto una volta il senatore Grillo, ma per parlare del Governo nazionale – ricorda – Due volte è venuto il consigliere regionale Roberto Bagnasco, ma solo per amicizia personale. Una sola volta una persona vicina al sindaco mi ha chiesto di non fare più cene, ma io ho ribadito di voler mantenere il contatto con i miei elettori”.
Piombo assicura inoltre che durante le cene non si è mai parlato male dell’amministrazione comunale. A far traboccare il vaso, spiega l’ex assessore, è stato l’articolo pubblicato da un quotidiano locale, nel quale veniva bacchettato dal sindaco proprio sul tema delle cene. Durante l’incontro con la stampa, Piombo ha anche raccontato la convulsa giornata di ieri e l’ultimo incontro con Vittorio Agostino: “E’ stata una giornata triste e sofferta per me. Ho portato di persona le dimissioni al sindaco, abbiamo scambiato qualche battuta e ci siamo stretti la mano. Ho ringraziato due volte dell’opportunità che mi è stata concessa, credo anche in virtù dei voti che ho portato e che hanno evitato ad Agostino il ballottaggio”.

Terminata la conferenza stampa, Palazzo Bianco ha diramato una nota nella quale si afferma che Piombo ha sempre “incondizionatamente approvato le iniziative dell’amministrazione, non ha mai manifestato alcun dissenso e non ha mai presentato alcuna proposta o idea diverse da quelle approvate”. La nota poi ipotizza che il disagio di Piombo nasca dal timore di essere escluso dalla prossima Giunta, che in base alla legge sarà composta da cinque assessori, anziché sette. In allegato è riportata anche una lettera del 2007, attraverso la quale Piombo chiedeva a Vittorio Agostino di essere candidato, assicurava di credere nel suo progetto e garantiva che “quando mi prendo un impegno lo porto al termine, costi quel che costi”.